1. |
Ouroboros
05:39
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Lontano lontano da me la luce del sole
immerso nell'oscurità scivola il fiato
e gli occhi non sanno vedere fra lacrime e sale
svegliarsi non serve a fermare il tempo
Come in quel sogno corro senza avanzare
su una scacchiera a colori dietro lo specchio
impronte di usati pensieri già oggi si sciolgono piano
lì dove c'è l'onda di un mare che ritornerà uguale
Il sole è già alto e l'ombra delle siepi è capovolta
qualcuno s'avvicina con il cuore fra le dita
sul volto si legge il tormento il verde dentro agli occhi e il buio nella testa
Non c'è più tempo per cercare il cielo annega dentro il sangue
è tardi e non è già domani è tardi e non verrà domani
Svegliarsi non serve a fermare il tempo
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2. |
Sei gradi di separazione
05:37
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Vedi come gli alberi sono carichi di grida
comincia il pianto del cielo ferito
questa pioggia che ci fa arrossire
noi che guardiamo dallo stesso deserto
ascolta trema la terra
come un corpo che ha freddo come l'aria rovente
come la corda di una chitarra
Tutto intorno è terra e fumo
portate dal vento pezze bruciate lì
girano in cielo a spirali confuse
come nere farfalle
Corre via la speranza di chiamarti casa
tutto svanisce senza trucchi o illusioni
svanisce anche l'amore
resta solo il deserto
Ascolta fratello l'ostinato silenzio
dove scivolano voci ed echi di dolore
ascolta come piange l'acqua come piange l'aria
in questo gioco tremendo che fa a pezzi tutto quanto
siamo così lontani
eppure anche le isole le collegano i mari
e attraverso quanti ponti in fondo, ci conosciamo
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3. |
Ein Sof
06:17
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Rinchiuse nella mente stanno schiere di mostri
verità senza sangue pulsante, ombre di ricordi
figli di profeti in errore sull'essere e il tempo
persi nel nulla schiavi di fango e di sputo
Chiunque si alzerà sarà abbassato
con un cenno dalla fronte si cancella la vita
e progetti e sogni sono schermi a quel nulla infinito
sono danze di folli solo fumo e nebbia negli occhi
Nell'infinito cerchiamo un senso
qualunque via, stessa destinazione
elemosiniamo un perdono soltanto a parole
è frenesia per non affogare
Cerchiamo un senso all'infinito
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4. |
Calipso
05:05
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Sono qui
sto ricominciando da qui
non cerco più
ho il vuoto intorno
io sono qui
mi sto abbandonando
mi abbraccia già
questo silenzio che è così profondo
Sono perso qui
mi arrendo ad un tempo che va
non trovo più un verso
e se si guarisce o si muore
ma io sono qui
sono al limite ma non si può cadere
ricucio il pianto alla terra da qui
col male di respirare
ricucio il pianto alla terra da qui
provando a non affogare
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Ala Est Padua, Italy
Un carattere eclettico dato dall'intreccio di diversi generi e stili, senza dimenticare ritmiche ipnotiche e armonie ricercate. Il tutto condito da esperienze e realtà del mondo odierno trasformate in sensazioni, immagini allegoriche e testi surreali.
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